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Climatizzatori: come scegliere il modello più adatto
Quando si parla di sistemi per il raffrescamento (ed eventualmente il riscaldamento) spesso si usano termini come condizionatore e climatizzatore come se avessero le stesse caratteristiche.
Queste due macchine sono in realtà diverse fra loro e tale differenza va tenuta presente quando si decide l’acquisto.
La differenza fra condizionatore e climatizzatore
Condizionatore
Il condizionatore è una macchina che consente di raffreddare l’aria di un locale o più attraverso un gas.
Una ventola consente di mettere in circolo quest’aria raffreddata ed è possibile regolare la velocità di quest’ultima in base alle esigenze. I condizionatori sono di due tipi:
- a freddo
- a caldo
Il condizionatore a freddo ha la funzione principale di scaldare l’aria e metterla in circolo mentre quello a caldo permette di riscaldare l’aria (attraverso una pompa di calore) per un uso invernale.
I condizionatori si suddividono inoltre in:
- condizionatori “on-off”: hanno una potenza fissa che non puo’ essere regolata. Sono la tipologia più economica ma va tenuto presente che il consumo di energia talvolta puo’ risultare eccessivo rispetto alle reali esigenze del locale nel quale intervenire.
- condizionatori “inverter”: hanno un costo superiore rispetto ai precedenti ma hanno il vantaggio di avere dei costi di esercizio inferiori in quanto modificano l’emissione di aria (fredda o calda) in funzione delle reali esigenze.
I condizionatori si possono inoltre suddividere in:
- condizionatori monosplit
- condizionatori dual split o multisplit
I condizionatori monosplit possiedono una singola unità collegata ad un’unità esterna. Il vantaggio equivale a un duplice risparmio: energetico ed economico. Per questo motivo i monosplit rappresentano l’opzione migliore per rinfrescare o riscaldare locali di metrature ridotte.
Il condizionatore dual split o multisplit è composto da due o più unità interne collegate ad una unità esterna.
Climatizzatore
Il climatizzatore ha le stesse funzioni del condizionatore, ma consente anche di deumidificare l’aria.
Se la deumidificazione è un’azione attiva nel climatizzatore, nell’impianto di aria condizionata è un’azione indotta: l’abbassamento dell’umidità si verifica a seguito dell’abbassamento della temperatura.
Elementi da considerare nella scelta di un climatizzatore
Quando si desidera installare un climatizzatore occorre verificare:
- la potenza della macchina, espressa in BTU. La BTU identifica il potere refrigerante di un sistema di condizionamento per un’ora di funzionamento (1 W corrisponde a 3,41 BTU/h)
- la classe energetica (A+++, ecc.)
- la silenziosità della macchina
Quanti BTU servono ?
Di solito, per un calcolo veloce, anche se approssimativo, si può moltiplicare la metratura quadrata dell’ambiente per 300 o 350. Ad esempio, per una camera di 20 metri quadri il condizionatore perfetto dovrebbe avere una potenza di circa 6.000 o 7.000 BTU.
Per un calcolo più preciso occorre considerare anche questi elementi:
- Esposizione al sole dei vari ambienti di casa
- Il numero di finestre
- Quante persone abitano in casa;
- Elettrodomestici presenti per fare valutazioni dei carichi
Sul calcolo del BTU puoi leggere anche Calcolo BTU : come scegliere il climatizzatore più adatto
Climatizzatori a pompa di calore
A differenza degli altri sistemi di climatizzazione, i climatizzatori a pompa di calore non producono semplicemente aria calda o fredda.
Essi, infatti, riescono a trasportare il calore, prelevandolo da un ambiente e trasferendolo in un altro.
Durante il periodo estivo, questi apparecchi prendono il calore presente all’interno dell’ambiente da rinfrescare e lo portano verso l’esterno.
Attraverso questo meccanismo il flusso di calore interno cambia la propria direzione, venendo espulso verso l’esterno e permettendo così il raffreddamento delle stanze.
A tutto ciò si aggiunge anche un altro vantaggio, la deumidificazione della casa.
Ciò permette di trovare una soluzione all’eccesso d’umidità, rendendo l’aria più sana e asciutta.
Climatizzatori senza unità esterna
A volte non è possibile posizionare l’unità esterna ad esempio per vincoli paesaggistici o strutturali. In questo caso la soluzione puo’ essere quella di installare un condizionatore che sia privo dell’unità esterna.
Quali condizionatori di questo tipo possiamo trovare sul mercato ?
Climatizzatore portatile
In questa categoria rientrano i condizionatori “carrellati” (ad esempio il classico “Pinguino”).
Queste macchine hanno un circuito refrigerante e un compressore ma hanno dei problemi di rumorosità e necessitano di dissipare il calore all’esterno con una bocchetta che ci obbliga a tenere anche se di poco una finestra o una porta finestra aperta il che é un po’ un controsenso poichè da questa apertura entra in casa dell’aria calda dall’esterno.
Climatizzatore con scambio aria con l’esterno
Questi sono climatizzatori più vicini ai classici climatizzatori con unità esterna e per questo motivo necessitano di un tecnico per la loro installazione.
Queste macchine necessitano di 2 fori (circa 16-20 cm di diametro), un foro è previsto per portare l’aria verso l’esterno mentre l’altro è utilizzato per portare l’aria verso l’interno.
Questi climatizzatori risultano più rumorosi dei climatizzatori “classici” poichè tutta la tecnologia presente nell’unità esterna di questi ultimi deve essere presente all’interno della casa.
Inoltre queste macchine devono essere necessariamente posizionate su una parete perimetrale perchè occorre fare i 2 fori per lo scambio dell’aria con l’esterno.
Questo elemento ne limita il raggio d’azione poichè non si puo’ avere uno split al centro dell’abitazione.
Climatizzatore “ELFO” (prodotto dalla Teknopoint)
Questo climatizzatore è un mix fra il climatizzatore senza unità esterna visto nel punto precedente e il climatizzatore “standard”.
Dal climatizzatore senza unità esterna eredita il fatto che anche in questo caso occorre prevedere i 2 fori esterni per dissipare il calore, presente all’interno della casa, verso l’esterno.
Quindi esternamente si vedranno solo 2 griglie (una per aspirazione e una per espulsione).
Dal climatizzatore “standard” eredita il fatto che lo split puo’ essere montato dove si vuole, non necessariamente su una parete perimetrale.
Lo split dovrà ovviamente essere collegato tramite un circuito refrigerante all’unità interna che dissipa il calore verso l’esterno.
Questo tipo di climatizzatore non richiede lo smaltimento della condensa poichè vaporizza la condensa con il flusso d’aria verso l’esterno.
Motocondensanti ad acqua
Questo tipo di climatizzatori è simile a quello del paragrafo precedente ma invece di dissipare il calore attraverso i condotti d’aria realizzati sulla parete perimetrale dissipano il calore attraverso un circuito d’acqua.
Climatizzatori: agevolazioni fiscali
Le agevolazioni vigenti sono:
- ecobonus del 65%, previsto per i climatizzatori dotati di pompa di calore ad alta efficienza, acquistati in sostituzione di precedenti impiatti, e che rispettano determinati standard di risparmio energetico;
- bonus ristrutturazioni del 50%: per i condizionatori che garantiscono un certo grado di risparmio energetico;
- bonus mobili del 50% dopo lavori di ristrutturazioni: detrazione calcolata su un massimo di 10.000 euro di spesa in riferimento ad elettrodomestici di classe A+ riconosciuto soltanto in caso di ristrutturazioni straordinarie dell’edificio
Per usufruire di questi bonus però è importante rispettare alcune regole: ad esempio il pagamento deve essere tracciabile e bisogna conservare la fattura rilasciata dal venditore.
Questi documenti, infatti, verranno richiesti con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno con la quale si beneficierà della detrazione fiscale prevista per il condizionatore acquistato.
Decreto Crescita 2019
Con l’approvazione del Decreto Crescita dal 1° luglio 2019 c’è la possibilità di richiedere, (al posto delle detrazioni recuperabili in 10 anni) uno sconto immediato all’impresa che effettua i lavori o vende i prodotti di cui al bonus ristrutturazioni o all’ecobonus.
Sarà poi l’impresa a recuperare l’importo anticipato nella forma di credito d’imposta.
Invece di attendere anni per vedersi restituito l’importo del bonus fiscale riconosciuto (del 50% o del 65%) si puo’ richiedere di avere uno sconto immediato sull’acquisto di climatizzatori o lavori volti al risparmio energetico.
Vendita dei climatizzatori: cosa cambia da luglio 2019
I climatizzatori contengono dei gas (“fluorurati” denominati F-GAS) che permettono il loro funzionamento. Se questi gas fuoriescono dal sistema di climatizzazione sono dannosi per l’ambiente in quanto contribuiscono all’effetto serra. Sono utili, ma vanno trattati con cautela.
Da luglio 2019 è obbligatorio che l’azienda che vende il climatizzatore inserisca nella apposita banca dati dei gas fluorurati le seguenti informazioni:
- data di vendita (data e numero fattura)
- le informazioni del cliente che ha acquistato il climatizzatore
- tipologia e codice univoco di identificazione del sistema di climatizzazione
- data e luogo di installazione
- quantità e tipologia di gas fluorurati presenti e eventualmente aggiunti durante l’installazione (o il controllo, la manutenzione, la riparazione)
- dati della persona fisica o dell’impresa certificata che ha effettuato l’installazione (o il controllo, la manutenzione, la riparazione)
- eventuali note
Se l’azienda vende solo il prodotto (che sarà installato in seguito) deve ottenere dal cliente una dichiarazione attestante l’impegno a fare effettuare l’installazione da un’impresa certificata ed autorizzata.
Se l’azienda che vende il prodotto si occupa anche dell’installazione deve essere certificata e dovrà fornire il numero di certificazione.
Questi dati devono essere forniti entro 30 giorni dalla vendita o dalla installazione.
Con questa norma tutte le attività, non solo di installazione ma anche di riparazione, manutenzione e smantellamento, relative a sistemi che contengono F-GAS (come appunto i climatizzatori o le pompe di calore) dovranno essere effettuate esclusivamente da aziende o tecnici iscritti al Registro telematico nazionale delle imprese e delle persone certificate.
Climatizzatori: cosa fare per sceglierli correttamente
La prima cosa che ti consigliamo di fare é di rivolgerti ad un esperto che ti possa consigliare il prodotto più adatto per le tue esigenze. Ti consigliamo anche di valutare l’isolamento estivo della tua casa in modo tale da dover utilizzare meno energia possibile per raffrescarla.
Rivolgendoti ad Ecostili avrai una consulenza professionale per fare la scelta migliore per la tua casa. Inoltre potrai avere un unico riferimento per:
- La gestione delle pratiche necessarie per iniziare i lavori (che che possono variare a seconda del tipo di intervento previsto)
- Il coordinamento delle varie fasi di intervento fino al completamento dei lavori
- Il disbrigo delle pratiche per ottenere le detrazioni fiscali