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Insufflaggio delle pareti perimetrali

InsufflaggioL’insufflaggio è uno degli interventi di isolamento termico che si possono valutare per ridurre i consumi e i costi energetici intervento di isolamento termico. L’altro intervento che si puo’ prendere in considerazione è il cappotto termico (esterno o interno).

L’insufflaggio consiste nel riempire di materiale isolante l’intercapedine che di norma contiene aria e il cui spessore puo’ variare dagli 8 ai 25 cm.

Si tratta di un intervento poco invasivo, molto veloce da realizzare (un appartamento puo’ essere insufflato in una giornata) e con un rapporto costi / benefici molto interessante.

Per correttezza va precisato che insufflare le pareti con materiale isolante non risolve completamente tutti gli aspetti legati alla dispersione di calore.

In particolare i cosiddetti “ponti termici” (pilastri, travi, ecc.) non vengono risolti e in certi casi possono essere addirittura accentuati rendendo ancora più seri i problemi di muffe dovute ad un eccesso di umidità presente nell’edificio (nel caso di problema di condensa o muffa sui muri è consigliabile ricorrere ad un sistema di ventilazione meccanica controllata che permette di aumentare il ricambio d’aria con l’esterno. Questi sistemi sono fra le soluzioni migliori ed efficacici per eliminare in maniera definitiva la muffa sui muri).

Va detto inoltre che l’intervento di insufflaggio è efficace quando lo spessore dell’intercapedine è superiore ai 10 cm (come di solito è). Al di sotto di questo spessore l’intervento non dà i risultati attesi e una ditta seria non deve consigliare questo intervento ma valutare altre soluzioni.

Fatte queste premesse si tratta comunque di un intervento di coibentazione che risulta economicamente molto interessante ma che va valutato su ogni singolo caso.

Quello che consigliamo è di fare una diagnosi energetica preliminare prima di avviare i lavori per:

  1. individuare i nodi critici
  2. valutare in anticipo i risultati energetici ottenibili
  3. studiare i ponti termici e individuare le problematiche ad essi collegate
  4. verificare che con l’insufflaggio si possa arrivare al raggiungimento di livelli di isolamento tali da poter beneficiare delle detrazioni del 65% (non è un risultato scontato, va fatta una verifica preliminare che tenga conto della struttura esistente e delle caratteristiche dell’isolante utilizzato)

In casi di eccessiva umidità interna, l’intervento di insufflaggio può essere abbinato all’installazione di macchine per la ventilazione meccanica controllata (VMC) che consentono un ricambio continuo di aria portando all’esterno l’aria umida e portando all’interno aria più asciutta. Riducendo la percentuale di umidità interna si riducono notevolmente le eventuali problematiche di condense che si possono verificare in prossimità dei ponti termici (la condensa si crea solo se c’è una combinazione di alta umidità e bassa temperatura: se uno di questi 2 fattori si annulla la condensa non si può creare).

A lavoro terminato, per verificare adeguatamente l’esito positivo dell’insufflaggio, una cosa importante da fare è eseguire una termografia.

Video con insufflaggio

(con prodotto Isover INSULSAFE dell’azienda Saint Gobain Italia)

Materiali utilizzati per l’insufflaggio

Per insufflare la parete riempendo quindi l’intercapedine, si possono utilizzare vari isolanti, di seguito quelli più utilizzati:

  1. fibra di cellulosa
  2. lana di vetro
  3. lana di roccia
  4. fibre di EPS con grafite
  5. poliuretano
  6. sughero

Noi di Ecostili e le ditte con le quali collaboriamo abbiamo scelto di utilizzare principalmente la fibra di cellulosa e la lana d vetro.

La fibra di cellulosa, fra i materiali sopra elencati ha la caratteristica di essere un buon isolante anche per la stagione estiva: avendo più “massa” (vale a dire posando più kg di materiale per metro cubo di spazio) è un materiale che trattiene meglio degli altri il calore esterno durante l’estate.

Il poliuretano e tutti i materiali “leggeri”, sebbene abbiamo delle caratteristiche di isolamento termico invernale molto buone, sono poco consigliati anche per questo motivo. Hanno inoltre un fattore di resistenza al vapore (µ) più alto della fibra cellulosa e della lana di vetro per cui tendono a ridurre in maniera eccessiva il passaggio del vapore acqueo.

Leggi maggiori informazioni sull’insufflaggio con cellulosa.

Fibra di cellulosa

Insufflaggio - fibra di cellulosa

Lana di vetro

Insufflaggio - lana di vetro

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Vantaggi e svantaggi dell’insufflaggio

Vantaggi

Fra i vantaggi dell’isolamento termico tramite insufflaggio vi sono:

  1. rapidità dell’intervento: l’insufflaggio di un appartamento si può realizzare in una giornata
  2. costi: l’insufflaggio ha dei costi decisamente inferiori rispetto all’isolamento tramite cappotto termico, specie quello esterno

Svantaggi

Un aspetto critico dell’insufflaggio consiste nell’impossibilità di isolare le zone dove si presentano elementi strutturali (colonne, ecc.) che formano i cosiddetti “ponti termici”. Oltre agli elementi strutturali nelle pareti vi possono essere tubi, canne fumarie, ecc. tutti elementi che vanno considerati e che possono complicare o inficiare il risultato dell’operazione di isolamento.

Nella foto, che mostra la sezione di una stanza, possiamo notare che il materiale isolante (evidenziato in giallo) ha riempito completamente l’intercapedine ma nella zona della colonna rimane un’area non isolata. In questa zona si crea quindi il ponte termico che sebbene con l’isolamento risulti leggermente attenuato non viene risolto.

Se la temperatura superficiale della parete una volta isolata può arrivare a 18-20 gradi, nella zona del ponte termico, sebbene molto piccola, la temperatura può restare intorno ai 12-14 gradi.

Questo comporta che

  1. quella del ponte termico sarà una zona in cui continuerà ad esserci una dispersione di calore (limitata ma comunque presente)
  2. se la temperatura della zona del ponte termico (abbiamo detto che potrebbe essere intorno ai 12-14 gradi si combina con la percentuale di umidità presente (diciamo intorno al 60-65 %) in quel punto preciso si potrebbe creare una zona di condensa. Se ciò si verificasse, non potendo interventire per aumentare la temperatura superficiale di quel punto, occorrerebbe abbassare la percentuale di umidità attraverso la ventilazione meccanica controllata (VMC), in particolare con un sistema di VMC puntuale.

Quanto costa un intervento di insufflaggio ?

I costi di un intervento di insufflaggio dipendono da:

  1. costi fissi: utilizzo del macchinario per insufflaggio, ecc.
  2. costi variabili:
    • tipo di materiale utilizzato (fibra di cellulosa, lana di vetro, ecc.)
    • volume di materiale da posare (che dipende dalla superficie della parete e dallo spessore dell’intercapedine)

Un costo indicativo per l’insufflaggio con fibra di cellulosa è di 25 €/mq (considerando un’intercapedine dello spessore di 15 cm). Utilizzando la lana di vetro il costo è leggermente superiore, circa 30 €/mq.

Se si intende beneficiare delle detrazioni fiscali del 65% si devono inoltre prevedere i costi della asseverazione da parte di un tecnico abilitato. Il costo di questa pratica è intorno ai 400 € (varia ovviamente in base al tecnico a cui ci si rivolge).

In alternativa si può optare per le detrazioni del 50% che non prevedono una asseverazione da parte di un tecnico ma una semplice comunicazione all’ENEA che può essere fatta direttamente dal cliente.

Immaginando un costo di riscaldamento di 900 € prima dell’intervento di isolamento possiamo considerare che il ritorno sull’investimento sia di circa 4 anni. In 10 anni l’isolamento termico permette un risparmio che si può stimare in circa 2.600 €.

In altre parorle potremmo dire che se decidessimo di non isolare l’appartamento nel’arco di 10 anni dobbiamo aspettarci di spendere all’incirca 2.600 € in più.

Stai pensando di isolare la tua casa con l’insufflaggio ?

Altri interventi raccomandati

Isolamento termico del sottotetto

Nel caso in cui si stia valutando l’isolamento termico di una casa indipendente o di un alloggio posizionato all’ultimo piano di un condominio, sarebbe necessario considerare l’isolamento del sottotetto che è una zona dell’edificio dove si disperde molto calore.

Percentuale di dispersione del calore

Isolamento termico - dispersione calore


Insufflaggio del sottotetto

Insufflaggo sottotetto

Un intervento possibile nella zona del sottotetto è quella dell’insufflaggio di materiale isolante nella zona della soletta. 20 cm di materiale isolante in questa parte della casa possono permettere di ridurre di molto le dispersioni di calore e quindi i costi di riscaldamento.

Va detto che nella zona del sottotetto il tipo di intervento dipende dalla necessità di renderlo calpestabile o meno. Nel caso in cui lo si debba rendere calpestabile si possono valutare le seguenti opzioni:

  1. creazione di camminameni in OSB per coprire il materiale isolante insufflato
  2. in alternativa all’insufflaggio si possono utilizzare pannelli rigidi (EPS, lana di vetro)
  3. un’ultima opzione molto interessante è quella di utlizzare la schiuma di poliuretano: in fase di posa ha una consistenza liquida che permette di riempire tutti gli spazi. Dopo la posa il materiale si indurisce permettendo il camminamento nell’area isolata

Isolamento termico dei cassonetti

In genere, il cassonetto della tapparella è in legno e ha uno spessore molto ridotto e privo di materiale isolante. Per questo motivo questa parte della casa rimane un punto critico per quel che riguarda le dispersioni termiche come si puo’ vedere da questa termografia (le zone rosse rappresentano i punti di maggiore dispersione termica).

La buona notizia è che per realizzare la coibentazione dei cassonetti si puo’ intervenire in maniera semlice e rapida. Vi sono sul mercato dei pannelli isolanti in grado di adattarsi alla forma dell’avvolgibile

In rosso le dispersioni di calore dei cassonetti

Coibentazione cassonetti tapparelle - termografia della disperzione


Isolamento del cassonetto

Coibentazione cassonetti tapparelle

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Detrazioni fiscali

Gli interventi di insufflaggio rientrano negli interventi di riqualificazione energetica e possono beneficiare delle detrazioni fiscali del 65%.

Per ottenere tali detrazioni occore che un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, perito) si occupi della asseverazione dei lavori per comunicare all’ENEA i dati tecnici dell’intervento.

Va precisato che l’intervento di isolamento per rendere possibili le detrazioni previste dall’ecobonus deve raggiungere dei risultati in termini di riduzione delle dispersioni. Se nonostante l’isolamento termico non si ottengono tali risultati le detrazioni del 65% non sono possibili.

In questo caso (ed eventualmente per altre questioni fiscali) è possibile ricorrere alle detrazioni fiscali del 50% previste per la ristrutturazione edilizia.

Cosa fare se vuoi approfondire l’argomento

La prima cosa che ti consigliamo di fare prima di decidere che intervento di isolamento termico fare è quello di richiedere un sopralluogo di un professionista che ti possa far conoscere al meglio i vantaggi e svantaggi delle varie soluzioni e proporti quella più adatta per la tua casa.

Stai valutando degli interventi per la tua casa ?

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8 Comments

  • Pierluigi R. ha detto:

    Salve, sono interessato all’insufflaggio ed ho una domanda relativamente al caso descritto nella parte “Svantaggi dell’insufflaggio” ed il rischio di formazione delle muffe.
    Prendiamo appunto il caso degli intercapedini con un pilastro in mezzo che interrompe la coibentazione e fa da ponte termico. PRIMA dell’insufflaggio il ponte termico c’era comunque e supponiamo che non si formassero delle muffe. DOPO l’insufflaggio, la stanza dovrebbe avere temperature di parete più alte (come anche descritto) e così però dovrebbero essere più calde anche le parti di superfici che sono a contatto col ponte termico (anche se di poco), le quali essendo più calde dovrebbero allontanare di più il pericolo di formazione di muffe.
    E’ corretto il ragionamento?
    Grazie

    • Ecostili ha detto:

      Salve, sì è corretto ma va comunque tenuto presente che la temperatura superficiale del ponte termico rimane praticamente la stessa. Per cui magari non si forma la muffa ma se la % di umidità interna dovesse aumentare (ad esempio se si sostituiscono gli infissi) l’umidità andrebbe a concentrarsi soprattutto nelle zone più fredde e quindi sui ponti termici.

  • Emanuele Cardarelli ha detto:

    Buongiorno vorrei avere informazioni sul funzionamento di questa tecnica di isolamento. Ho una casa singola di circa 260mq in provincia di Udine. La casa è degli anni 60 ma non so se è presente o meno un’intercapedine. Ho bisogno di un vostro sopralluogo per verificare la presenza e la fattibilità del lavoro da svolgere.
    In attesa di un vostro cortese riscontro porgo cordiali saluti e buon lavoro.

  • Jessica Di Dio ha detto:

    Buongiorno,
    Vorrei avere un preventivo per l’intervento di insufflaggio nel mio appartamento che ha forti problemi di umidità.

    Grazie
    Jessica di Dio

    • Ecostili ha detto:

      Buongiorno,

      la ringrazio per averci contattato.

      Per poterle fornire un preventivo avrei bisogno di avere delle misure delle pareti da isolare.
      In quale comune si trova il suo appartamento ?

      Cordiali saluti,

      Francesco Scalzo
      Ecostili

  • Thaci ha detto:

    Salve avrei bisogno di isolare, riempire lho spazio vuoto tra la mia casa e quella del mio vicino di altezza e 6 metri per 8 di lunghezza e 15 cm di spessore e avrei bisogno di riempire il vuoto
    Prezzo?
    grazie

    • Francesco Scalzo ha detto:

      Buonasera,
      La chiamerò lunedì per parlarne a voce.
      A che ora la posso chiamare ?

      Cordiali saluti,
      Francesco Scalzo
      Ecostili

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